Per bruxismo si intende una condizione in cui si digrignano i denti, sfregando l’arcata superiore contro l’inferiore o stringendo con una certa forza le mascelle. Il bruxismo è una condizione abbastanza frequente che dipende dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Si verifica in prevalenza di notte, tanto che molti bruxisti tendono ad avere un sonno agitato, lamentando al risveglio collo indolenzito, dolore alla mandibola o la sensazione di aver dormito male. Questo disturbo può avere importanti effetti negativi sia sul benessere della bocca che su quello di tutto l’organismo, per questo è importante agire per tempo.

COME RICONOSCERE SE SI È SOGGETTI AL BRUXISMO?

I sintomi più frequenti sono generalmente:
✅ denti usurati e consumati, sensibilità o retrazione gengivale;
✅ sensazione di tensione o dolore alle guance e alla mandibola;
✅ mal di testa, localizzato in particolare nella zona delle tempie o della fronte;
✅ fastidi all’articolazione temporo-mandibolare o nella zona dell’orecchio, che si accentuano al risveglio o in momenti di concentrazione o tensione;
✅ rigidità cervicale e tensione alle spalle o cervicalgia.

Per capire se effettivamente si soffre di bruxismo è fondamentale effettuare una visita dal dentista, che potrà verificare la salute dei denti e la presenza di usura, lesioni o sensibilità dei muscoli della mascella. Egli potrà eventualmente richiedere anche degli esami aggiuntivi che vanno dall’ortopanoramica, per evidenziare problemi nell’allineamento delle arcate dentarie, fino alla polisonnografia, un esame specialistico per verificare l’andamento del risposo notturno.

IL BITE, UNA PROTEZIONE PER I DENTI

Il trattamento del bruxismo da parte dell’odontoiatra è generalmente finalizzato a proteggere i denti, ma anche la qualità della vita e del riposo, che può avere conseguenze sulla salute cardiovascolare. In particolare si può intervenire con l’uso di un bite, un “paradenti” realizzato su misura, da indossare durante la notte per evitare lo sfregamento dei denti e proteggerli così da eventuali danni. I bite possono essere diversi ed avere differenti funzioni, proprio per questo è necessario sottoporsi ad una visita dal dentista per poter individuare quello più adatto alle proprie esigenze. Bisogna precisare che questo dispositivo non rappresenta una cura per il bruxismo ma permette di attenuarne gli effetti sulla salute, per questo è opportuno scoprire le cause alla base di tale disturbo.

UN PROBLEMA NON SOLO DA GRANDI!

Anche i bambini possono digrignare i denti, nel sonno o anche durante il giorno. Secondo recenti studi il bruxismo colpirebbe i bambini in una percentuale che supera il 20%. Questo può essere causato da diversi fattori che vanno dal genere (i maschi sono più colpiti delle femmine) alla predisposizione genetica (genitori bruxisti possono essere un campanello d’allarme), ma anche la visione di TV o tablet prima di addormentarsi. Per capire se il proprio bambino soffre di bruxismo può essere utile fare attenzione se ad esempio dormendo produce il caratteristico rumore dato dallo sfregamento dei denti, un rumore stridente e quasi metallico, potrebbe poi presentare una sensazione di stanchezza maggiore del normale o, come negli adulti, lamentare una sensazione di rigidità muscolare a livello dei muscoli masticatori. In ogni caso è necessario sottoporre il prima possibile il piccolo ad una visita odontoiatrica, poiché a differenza degli adulti, nei bambini il bruxismo non si cura con i bite, ma con tutta una serie di accorgimenti specifici per ogni caso.

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