L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dell’allineamento dei denti e della corretta funzione di tutto l’apparato stomatognatico.

Già dai primi anni dell’infanzia è importante tenere i bambini sotto controllo per garantire uno sviluppo sano e armonico delle ossa mascellari, dei denti e della muscolatura periorale. Questa crescita, in grado di influenzare l’intero apparato in età adulta, avrà infatti importanti effetti anche sulla postura e sul movimento di altri distretti del corpo.

Lo Studio dentistico Dott. G Alimonti e S. Santaniello consiglia sempre ai genitori di effettuare una prima visita già a partire dai 3 anni, durante l’eruzione dei dentini da latte, così da verificare la presenza di carie e la corretta crescita degli elementi. Verso i 5 anni sarà invece possibile effettuare una visita ortodontica affinché l’ortodontista possa riconoscere alcune malocclusioni allo stadio inziale e trattarle prima che peggiorino con la crescita. In questi casi parliamo di ortodonzia intercettiva, ma capiamo meglio di cosa si tratta e come interviene sul bambino.

ORTODONZIA INTERCETTIVA: LA PRIMA FASE.

L’ortodonzia intercettiva, detta anche terapia miofunzionale (TMF), si differenzia dalla altre tipologie poiché interviene nella fase di dentatura mista (presenza di denti decidui e permanenti) e si occupa di interferire con le forze muscolari che possono condizionare in maniera sfavorevole lo sviluppo armonico delle ossa mascellari.

Questo può essere fatto con l’utilizzo di apparecchi ortodontici mobili detti “funzionali” o attraverso esercizi di rieducazione dei movimenti della lingua e della muscolatura periorale. In questa fase può essere infatti utile la collaborazione con altri specialisti come il logopedista. Questi diversi approcci si completano a vicenda e permettono la correzione delle alterazioni funzionali in maniera completa e definitiva.

Già in questa prima fase è possibile agire sulle malocclusioni, in particolare su:
morso crociato: quando i “molaretti” superiori non scavalcano i “molaretti” inferiori durante la chiusura, su un lato della bocca o in entrambi.
terze classi scheletriche: quando la mandibola si sviluppa più rapidamente del mascellare superiore e risulta più avanzata.

Entrambe queste situazioni, se intercettate precocemente, possono essere corrette in breve tempo.

ORTODONZIA FISSA: LA SECONDA FASE.

Una volta completata la permuta, o meglio, nella fase ultima della permuta dentaria, solitamente si interviene con l’ortodonzia fissa. Essa si occupa dell’allineamento dentale utilizzando “l’apparecchio fisso” (brackets). Il trattamento può essere di varie tipologie e può avere tempi diversi a seconda del paziente.

Ovviamente, il trattamento intercettivo facilita notevolmente questa fase, e alle volte può evitarla del tutto, in quanto predispone al corretto rapporto delle arcate dentarie, alla creazione degli spazi sufficienti per l’allineamento ed all’eliminazione delle interferenze muscolari che possono ostacolare il trattamento o predisporlo ad una recidiva.

SFATIAMO IL MITO: L’APPARECCHIO FA VENIRE LE CARIE?

È vero che l’apparecchio fisso, solitamente, trattiene all’interno del cavo orale più placca e residui di cibo rispetto al normale. Questo però non comporta direttamente l’insorgere della carie, ma può portare a maggiori difficoltà per le normali manovre di igiene orale quotidiana.

Durante il periodo di trattamento con l’apparecchio, l’ortodontista e l’igienista hanno il compito di consigliare gli strumenti più adatti a seconda di ogni caso (spazzolini ortodontici, scovolini, fili interdentali appositi, etc..) e mostrare al bambino e ai genitori come mantenere puliti sia i denti che l’apparecchio.

Il piccolo paziente, da parte sua, dovrà impegnarsi a seguire le corrette manovre in maniera scrupolosa, per arrivare al risultato finale nei tempi previsti… e soprattutto senza carie!

ORTODONZIA INVISIBILE: BAMBINI Sì O BAMBINI NO?

Ebbene, anche se vi sembrerà strano, la risposta è “Assolutamente sì: i piccoli possono optare per il trattamento di ortodonzia invisibile”.

Non tutti i genitori, infatti, sanno che già a partire dai 10-11 anni i bambini possono optare per le mascherine invisibili. Ovviamente, esattamente come per adulti e adolescenti, è necessario effettuare una visita con l’ortodontista, che valuterà la fattibilità della tecnica a seconda del caso.

È però necessaria in questi casi un’accortezza maggiore. Affinché il trattamento abbia successo i genitori devono assicurarsi che il bambino indossi sempre le mascherine come suggerito dallo specialista, rispettando le tempistiche, e che abbia un’ottima igiene orale altrimenti il risultato potrebbe essere compromesso.

La durata del trattamento può variare da qualche mese a 2-3 anni, a seconda della complessità del caso. Le mascherine trasparenti sono fatte su misura per l’arcata superiore ed inferiore di ogni paziente, si cambiano ogni 7-15 gg e devono essere portate 22 ore al giorno (si tolgono solo per mangiare e lavare i denti).

È importante ricordare che anche quando i denti dei nostri bambini sembrano dritti e allineati, potrebbero essere presenti problematiche che solo l’occhio attento di uno specialista può individuare.

Il nostro Studio è specializzato in ortodonzia, prenota subito la visita per il tuo bambino e proteggi il suo sorriso.