Negli ultimi anni il mondo dei social network ha scoperto una nuova categoria di “influencer”: quella dei divulgatori scientifici. Si tratta di professionisti che, per gioco o per passione, hanno deciso di condividere le proprie conoscenze con chi li segue sui social, e di usarle per sfatare i falsi miti che circolano in rete opponendovi della sana informazione.
Abbandonata la cattedra, ci si ritrova davanti a persone brillanti, divertenti ma pur sempre competenti, capaci di creare contenuti accattivanti che piacciono agli utenti. Professionisti alla mano, umani, disponibili a confrontarsi con i propri follower e a rispondere alle loro domande. E così facendo non solo conquistano la fiducia del pubblico (secondo i dati raccolti dall’Edelman Trust Barometer le persone che usano i social si fidano di più delle informazioni diffuse da “professionisti del mestiere”, 60%, e tendono quindi a seguirli più facilmente), ma soprattutto riescono a raggiungere un engagement che i grandi influencer spesso non ottengono.
È il paradosso dei divulgatori scientifici: hanno la capacità di creare intorno ai propri profili delle comunità relativamente piccole (rispetto ai numeri che possono raggiungere le star del web), ma con una partecipazione e una fidelizzazione elevatissime in chi li segue.
Un caso esemplare di divulgatore scientifico e influencer: The Singing Dentist
Uno dei casi più famosi nell’ambito dell’odontoiatria è quello del dottor Milad Shadrooh, noto ai più come “Singing Dentist”, un dentista inglese che ha iniziato a caricare per gioco su YouTube parodie di canzoni famose a tema odontoiatrico. I suoi testi raccontano con ironia la vita da dentista, le difficoltà a comunicare con i pazienti e a far capire loro l’importanza di curare seriamente la propria igiene orale.
Il successo è stato virale: quasi 580 mila follower su Facebook. Shadrooh ha saputo sfruttare questa improvvisa visibilità diventando sempre più presente nei programmi televisivi e sui suoi canali social, dove organizza delle dirette durante le quali i suoi follower possono fargli delle domande sull’odontoiatria e la salute orale.
A oggi rimane ancora uno dei divulgatori scientifici più amati della rete.
Divulgatori scientifici in Italia: i nostri influencer
Anche senza raggiungere i numeri di Singing Dentist, si può sempre raccogliere intorno a sé una ricca e attiva community.
Un esempio è dato dalle pagine Instagram di ortodonzisti e pedodonzisti che ogni giorno raccontano ai propri follower il mondo dell’odontoiatria attraverso stories e post che spiegano alcuni dei concetti principali legati alla professione.
Da seguire anche le pagine di alcune igieniste dentali che condividono consigli sulla salute della bocca, pubblicano stories in cui raccontano del proprio lavoro e fanno dirette per potersi relazionare in maniera più diretta con i propri follower.
5 consigli per riconoscere i divulgatori scientifici sui social
Come ogni forma di comunicazione, anche quella sui social segue delle regole ben precise, che in caso di divulgatori medico-scientifici diventano ancora più complesse.
- Ci mettono la faccia: comunicano in modo personale e con uno stile che li contraddistingue.
- Citano le fonti: in modo che sia possibile per tutti approfondire argomenti importanti per la salute.
- Utilizzano delle metafore: quando un concetto può essere troppo complicato da spiegare in poche parole, un buon comunicatore per semplificare trova delle metafore che si ispirino alla vita quotidiana.
- Segnalano regali e sponsorizzazioni: se un’azienda ha regalato loro un prodotto, lo segnala in modo chiaro.
- Fanno community… con i colleghi: è il caso di dire che l’unione fa la forza. Riuscire a creare una community di professionisti pronti a divulgare informazione permetterà di dar vita a progetti e collaborazioni interessanti tra professionisti della salute e pazienti.
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