Protesi mobile o ancorata su impianti?
Esistono due tipi di protesi su impianti:
– protesi mobile, che è l’opzione più semplice e spesso più conveniente per la terapia implantare del paziente privo di denti;
– protesi ancorata su impianti, che consente una riabilitazione immediata attraverso una protesi fissa con solo quattro impianti in ciascuna mascella.
PROTESI MOBILE
Nel caso della protesi mobile, la procedura cambierà in base alle condizioni del paziente.
Se è presente un’atrofia dell’osso mascellare, solita nei casi in cui una protesi dentale viene portata per anni, la protesi mobile ancorata agli impianti è preferibile a una costruzione fissa.
Le protesi dentali mobili o removibili sono tuttora la soluzione più diffusa per i casi di edentulia (mancanza di denti), parziale o totale.
Hanno il compito di riabilitare le funzioni orali e l’estetica dei pazienti, mediante la sostituzione dei denti naturali con elementi dentari artificiali. Questo risulta molto importante per ripristinare l’estetica del sorriso ma anche per permettere le normali attività di masticazione e fonazione. evitandoti situazioni di disagio.
Come il nome stesso dice, questo tipo di protesi lo puoi rimuovere dalla bocca direttamente in maniera completamente autonoma per le normali operazioni di igiene orale domiciliare.
PROTESI ANCORATA SU IMPIANTI
La Toronto Bridge è una protesi fissa avvitata ad impianti dentali, in grado di sostituire un’intera arcata. Viene fissata sugli impianti attraverso la tecnica All on four, cioè su 4 impianti e può sostituire fino a 10-12 denti. Se si vuole una protesi ancora più stabile si può ricorrere anche all’utilizzo di 6 impianti (All on 6).
Come si applica
Come prima cosa vengono inseriti gli impianti, dopodiché viene fissata una protesi provvisoria. Poi si passa alla fase conclusiva, cioè alla costruzione della protesi definitiva. I migliori risultati si ottengono aspettando 3 mesi per l’arcata inferiore e 6 per quella superiore. La protesi definitiva viene realizzata dopo aver preso un’impronta di precisione: si costruisce una struttura portante in metallo o fibra di vetro, sulla quale verranno modellati i denti definitivi in resina.
È dotata di flangia (o gengiva finta) in resina. Quest’ultima ha due funzioni principali: quella di supplire alla mancanza di osso e quella di coprire gli impianti i quali possono essere inseriti dove è più opportuno senza la preoccupazione di problemi estetici.
La flangia non crea problemi di estetica perché viene posizionata oltre la linea del sorriso, quindi non si vede dove finisce la gengiva protesica ed inizia quella vera. L’unico problema che può creare è la pulizia. Ovviamente deve essere effettuata un’accurata igiene al di sotto della flangia dove è facile l’accumulo dei residui di cibo.
Vantaggi
- E’ la soluzione ideale per arcate edentule o comunque con pochissimi denti e può sostituire la dentiera mobile. Essendo saldamente ancorata agli impianti osteointegrati, il paziente non avrà nessun problema di dislocazione della protesi durante la masticazione.
- E’ una soluzione più economica rispetto ad altre perché permette di inserire il numero massimo di denti con il numero minimo di impianti.
- E’ possibile ottenere i denti nuovi nell’arco di 24/48 ore. Questa tecnica si chiama carico immediato, ma è importante dire che gli impianti che si caricano dopo il tempo biologico ideale (3 mesi per l’arcata inferiore e 6 mesi per quella superiore) hanno una miglior prognosi. Se non si vuole ricorrere al carico immediato, subito dopo l’intervento viene fissata una protesi provvisoria e solo ad osteointegrazione avvenuta, verrà applicata quella definitiva.
- L’intervento chirurgico è meno invasivo rispetto ad altre soluzioni che necessitano l’inserimento di un maggior numero di impianti.